Commercio: il commerciante di vini Nicolas diventa “Maison Nicolas” e rivede la sua strategia per tornare a crescere

Nicolas, che conta 478 negozi in Francia (e 80 in altri 11 paesi), vanta una quota di mercato del 10% (dietro la grande distribuzione organizzata). Il marchio, con un fatturato annuo di circa 300 milioni di euro, è in difficoltà a causa della crisi del Covid e da allora ha chiuso più punti vendita di quanti ne abbia aperti.
Il periodo di alta inflazione ha pesato sulle scelte dei consumatori, ha spiegato Cathy Collart Geiger. "E poi una serie di cambiamenti che non abbiamo fatto, il digitale, le nuove gamme... Tutto questo insieme significa che stiamo effettivamente perdendo slancio in una situazione in cui avremmo il potenziale per tornare in carreggiata."
Obiettivo: +5% di clienti all'annoIl suo "piano di trasformazione" quinquennale mira ad aumentare la base clienti del 5% all'anno e "tornare a crescere entro il 2026", spiega Cathy Collart Geiger, che ha lavorato per Auchan, Intermarché e Picard. Nicolas, che ha dimostrato il suo desiderio di avvicinarsi ai clienti, prevede di adattare l'offerta dei negozi alle loro sedi e di aprirne di nuovi in aree sempre più densamente popolate.
Il marchio spiega che vuole soddisfare la domanda in continua evoluzione, con un numero maggiore di prodotti base di vini fermi, spumanti, champagne, ecc., più birre e persino bevande analcoliche.
Per supportare questi cambiamenti, Nicolas ha annunciato il suo nome "Maison Nicolas" e ha adottato un nuovo logo bordeaux e bianco, con la silhouette di un piccolo commerciante di vini incastonata tra le lettere. Questo logo conserva il DNA della precedente "Maison Nicolas", creata nel 1822, ma è concepito per essere "moderno e (vuole) parlare alla vita quotidiana delle persone", spiega Cathy Collart Geiger.
SudOuest